Un calo drammatico sulle riserve bancarie degli italiani, “i costi sono insostenibili, le bollette energetiche non più gestibili”.
Gli ultimi tre anni hanno rappresentato per l’Italia uno scenario sempre più complesso a causa dei costi insostenibili. Iniziando dall’emergenza Covid fino all’aumento graduale dei prezzi, che hanno portato le famiglie e le imprese a ridurre i propri risparmi per sostenere a pieno (quasi sempre) i costi delle bollette energetiche.
Il potere di risparmio per le imprese e per le famiglie italiane si è ridotto considerevolmente negli ultimi tre anni, a causa della crisi economica provocata dalla pandemia e dall’aumento sulle bollette. Proprio per queste ultime, Unimpresa registrata una riduzione di oltre 50 miliardi di euro dei depositi sui conti correnti.
Un calo drammatico
Secondo quanto emerso dalle statistiche, negli ultimi tre mesi c’è stata una diminuzione sui depositi dei cittadini del 2,4%. Mentre a luglio le riserve bancarie erano di 2.097 miliardi, a ottobre i dati registrano un calo fino a 2.047 miliardi.
Questo calo improvviso potrebbe ripercuotersi sulle Banche, con una raccolta più costosa degli istituti di credito. E’ probabile che ci saranno effetti negativi sugli impieghi, in particolare sui tassi di interesse praticati sui prestiti concessi alla clientela.
Il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, spiega come le forze e la liquidità stanno venendo meno sia per le famiglie che per le imprese. In questo modo, ci si avvia verso uno scenario alquanto drammatico, con costi insostenibili e bollette energetiche poco gestibili. “Al governo riconosciamo l’impresa di aver confezionato una legge di bilancio comunque positiva e in tempi brevissimi, tuttavia segnaliamo l’urgenza di avviare un piano straordinario di interventi pubblici e di sostegni a partire da gennaio”.